La biopsia: tipologie e rischi

3 gennaio 2020

La biopsia è un esame diagnostico che consiste nella raccolta di un campione di cellule e nella successiva analisi al microscopio. Può riguardare un organo interno, un tessuto oppure la cute.

In base alle parti del corpo che sono interessate, se ne distinguono varie tipologie:

  1. la biopsia punch , che riguarda la cute e prende il nome dal particolare bisturi utilizzato per asportare la porzione di cellule.  Generalmente, prima dell’esame, l’area interessata viene anestetizzata e la ferita conseguente alla biopsia viene chiusa con qualche punto di sutura.
  2. la biopsia mediante ago aspirato , utilizzata in genere per aree al di sotto della superficie della pelle, per esempio per analizzare noduli al seno . Viene effettuata attraverso un ago cavo di dimensioni variabili in base alla quantità di cellule da prelevare. Generalmente, la parte interessata è anestetizzata, ma il paziente è sveglio.
  3.  endoscopica riguarda gli organi interni e viene effettuata attraverso un endoscopio, ovvero un tubicino dotato di una luce, una telecamera e strumenti da taglio che consentano di prelevare le cellule.
    Generalmente si effettua durante una gastroscopia , per prendere tessuto dallo stomaco, o durante una colonscopia (per il tessuto del colon).
  4.  di escissione è una vera e propria operazione chirurgica , che serve ad eliminare un’intera area che presenti alterazioni insieme a una parte di tessuto circostante (non alterato), per esempio un nodulo al seno. Si può procedere in anestesia locale o, per le aree più difficili o sensibili, generale.
  5.  peri operatoria viene effettuata durante un’operazione chirurgica per ottenere un campione di tessuto da analizzare durante l’intervento, in modo che il chirurgo possa decidere come proseguire. Generalmente viene effettuata in anestesia generale.

L’esame può essere utilizzato per verificare la presenza di tumori, infiammazioni degli organi, infezioni dei linfonodi o malattie della pelle . Inoltre, è utile per valutare l’evoluzione di tali condizioni.

I rischi della biopsia

In genere si tratta di un’indagine semplice e, se viene effettuata in anestesia locale,  il paziente può tornare a casa dopo qualche ora. Se invece viene praticata in anestesia totale, si procede con un ricovero.

In ogni caso i rischi legati alla biopsia sono molto contenuti , e legati principalmente ad una possibile perdita di sangue, che raramente è di grave entità.

In alcuni casi (come la biopsia del fegato o del midollo osseo) il paziente può sentire dolore, per contenerlo il medico prescriverà degli antidolorifici adatti.

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