La risonanza magnetica è un esame diagnostico che serve a restituire immagini tridimensionali dell’interno del corpo umano senza dover utilizzare radiazioni.
Si usa principalmente per indagini su muscoli, nervi, legamenti, vasi sanguigni, adipe, ossa e cartilagini . E risulta particolarmente utile per indagini che riguardano il cervello e la colonna vertebrale .
In alcuni casi, la Risonanza Magnetica viene effettuata con contrasto, ovvero vengono iniettati al paziente dei mezzi di contrasto a base di gadolinio o di altri metalli rari.
Non ci sono particolari effetti collaterali per i pazienti e non necessita di una preparazione specifica, l’unica prescrizione della risonanza magnetica riguarda gli oggetti e accessori metallici che devono essere rimossi prima di fare l’esame.
Tuttavia è vietata per quei pazienti che siano portatori di pacemaker o defibrillatori interni o che abbiano protesi metalliche, clip vascolari o che, semplicemente, possano avere schegge di metallo nel corpo , come chi effettua saldature oppure ha subito ferite da armi da fuoco.
Il macchinario che esegue la risonanza magnetica è molto simile a quello della TAC
: è composto da un anello e da un lettino su cui viene fatto sdraiare il paziente, ma invece dei raggi X utilizza un campo magnetico
di elevata intensità e onde di radiofrequenza che
creano immagini digitali dell’area scansionata.
Una risonanza magnetica può durare dai 20 ai 90 minuti, in base alla parte del corpo analizzata.
Apparentemente, la Risonanza Magnetica e la TAC hanno la stessa funzione e di fatto sono spesso esami complementari . Tuttavia, esistono numerose differenze.
La principale riguarda la lunghezza del tubo del macchinario : più piccolo nel caso della TAC, più lungo per quello della Risonanza magnetica. Inoltre la durata di una TAC è nettamente inferiore. Queste due condizioni rendono particolarmente difficile ai pazienti claustrofobici accedere alla Risonanza.
Tuttavia, è disponibile una Risonanza Magnetica Aperta, che grazie alla sua forma peculiare permette a chiunque di potersi sottoporre all’esame.
Un’altra differenza fondamentale è che la TAC utilizza radiazioni ionizzanti (raggi X) che vengono assorbite dal corpo umano, quindi non è possibile ripeterla con grande frequenza ed è controindicata per donne in gravidanza e bambini . Per la Risonanza non esiste questo problema, perché né le onde radio né il campo magnetico possono essere assorbiti.
Da un punto di vista tecnico, si preferisce l’uno o l’altro esame in base a ciò che si vuole vedere: per esempio, se si deve visualizzare la differenza tra i tessuti di fegato e milza , che hanno la stessa trasparenza ai raggi X e quindi risulterebbero uguali nella TAC, si preferisce la Risonanza Magnetica.
STUDIO DIAGNOSTICO TIBERINO
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