La colonscopia: un esame utile per diagnosi e prevenzione

3 gennaio 2020

La colonscopia è un esame strumentale che consente di analizzare l’interno del colon e del retto per individuare tessuti infiammati, lesioni, ulcerazioni, occlusioni o tumori. Oltre che come mezzo diagnostico, la colonscopia è utilizzata anche come attività di prevenzione e di screening  per i soggetti a rischio, come chi ha casi di tumori del colon in famiglia, e dopo i 50 anni, quando si rilevano tracce di sangue nelle feci.

Viene eseguito attraverso uno strumento chiamato colonscopio, che è formato da una sonda dal diametro di 11/13 mm dotata di una microcamera.

La preparazione alla colonscopia

Prima di eseguire l’esame è necessario preparare accuratamente l’intestino, attraverso un regime dietetico da cominciare qualche giorno prima e che escluda: verdura, frutta, cereali e farine integrali, succhi di frutta.

Il giorno precedente la colonscopia occorre che il paziente osservi una rigida dieta liquida , che può comprendere acqua, brodo di dado, camomilla, tisane, succhi di frutta senza polpa, bevande analcoliche, caffè o tè, dolcificati con zucchero o miele.
Inoltre, se indicato dal medico, dovrà completare la pulizia del colon con uno o più clisteri e con un lassativo. Naturalmente, l’esame si svolgerà a digiuno.

Come si svolge la colonscopia

Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, generalmente sul fianco sinistro, e gli viene somministrato un leggero sedativo.

Il medico provvede quindi ad introdurre il colonscopio nel canale rettale attraverso l’ano ed a guidarlo attraverso il retto fino al colon. Per favorire il percorso della sonda viene introdotta dell’aria nell’intestino in modo da distenderne le pareti e permettere una migliore visione.

Nel corso dell’esame, il medico provvede anche a monitorare i parametri vitali del paziente, come la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa e, se lo ritiene necessario, può eseguire una o più biopsie o rimuovere eventuali polipi (piccole escrescenze che si formano sulla parete dell’intestino, normalmente innocue) e cauterizzare le eventuali ferite.
Dato che vengono somministrati dei sedativi, è meglio che il paziente si faccia accompagnare da qualcuno e che non guidi per le dodici ore successive.

Pur non essendo un esame doloroso, la colonscopia può risultare fastidiosa e causare dei crampi (soprattutto a seguito dell’introduzione dell’aria nell’intestino).  Il paziente può provare un senso di gonfiore, la sensazione di dover evacuare e, raramente, si possono presentare vomito, nausea o piccoli sanguinamenti.

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